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 Cia O' Scia' 2007 a Malta, il concerto di Claudio Baglioni, Gianni Morandi e Riccardo Cocciante, lo speciale con tutti i contributi stampa. Perchè Lampedusa 35°?

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Baglioni canta a Malta: Salvate i Clandestini

L'artista sul palco con Morandi e Cocciante: "Basta uomini appesi alle gabbie dei tonni". Prossima tappa la Libia. Il governo de La Valletta: «Ma noi negli ultimi 5 anni abbiamo aperto le porte a 8.000 naufraghi»


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L'artista sul palco con Morandi e Cocciante: "Basta uomini appesi alle gabbie dei tonni".


Le gabbie dei tonni sono ancora lì, vivo il ricordo di maggio di quei naufraghi clandestini aggrappati alle gabbie nelle acque di Malta. Senza soccorsi. «È anche per questo che siamo qui. I governanti della Valletta questo episodio ce lo hanno spiegato come un errore. Un mancato coordinamento con la Libia. Cantiamo perché questo non accada più. Le cose le devi far passare sotto la porta quando qualcuno non vuole aprire la finestra».

Sono cinque anni che la voce di Claudio Baglioni si spende e si spande nel Mediterraneo per far sentire le voci di chi troppe volte non ha neanche il fiato per rimanere a galla. E ieri sera nella capitale maltese c' erano con lui Riccardo Cocciante e Gianni Morandi per quasi quattro ore di un concerto (presentato da Fabrizio Frizzi) che è esploso sulle note di «Volare», lì dove ai tre artisti italiani si sono uniti i cantanti locali (Ira Losco, Ivan Filletti e la band Winter Moods), sul palco montato proprio sul porto.

«Nel blu dipinto di blu»: perché ai naufraghi non vengano più chiuse le porte. «Ma non è così: negli ultimi cinque anni il porto della Valletta è stato aperto a ottomila persone alle quali è stata letteralmente salvata la vita». Tonio Borg a Malta è insieme ministro della Giustizia e degli Interni, oltre ad essere grande amico di Clemente Mastella: anche il nostro ministro della Giustizia è volato alla Valletta e ha fatto un salto indietro nel tempo sulle note di «Margherita», «Questo piccolo grande amore», «Scende la pioggia», «Mille giorni di me e di te».

Dice Mastella: «Però non sono venuto qui per applaudire tre amici, tre grandi cantanti, bensì per testimoniare l' impegno congiunto di due governi. Il problema dell' immigrazione non può essere il problema di un singolo Paese come Malta o l' Italia o la Spagna: c' è bisogno di una collaborazione di tutta l' Europa».

Parlano di un errore i governanti maltesi per i naufraghi senza soccorsi. E adesso chiedono aiuto. «Lo chiediamo a tutta la comunità europea», dice il ministro Borg. E spiega: «Non esiste un' altra regione in Europa dove ci sono le tragedie come da noi in estate. Ogni anno 600 morti. Non può essere un nostro problema: bisogna fare la spartizione del peso. E questo anche se gli altri Paesi non vogliono. Anche se la Libia non vuole».

Concorda il nostro ministro Mastella: «Malta è un Paese davvero troppo piccolo: ha appena 400 mila abitanti. Come può dare ospitalità alle migliaia che arrivano dal mare?». Sarà proprio la Libia la prossima tappa di «O' scià», la fondazione creata da Baglioni nel 2003 a Lampedusa.

«O' scià vuol dire fiato mio, respiro mio: è una delle affermazioni più affettuose che può essere fatta da un lampedusano», dice proprio lui, il cantore degli amori più dolci, e spiega che l' impegno di questo fiato da restituire lui lo ha sentito quasi come una necessità. Ma non è rimasto solo: in cinque anni lo hanno seguito oltre 150 tra cantanti e artisti in questa sua iniziativa.

«Se Claudio avrà ancora bisogno di me ci sarò di nuovo», dice Gianni Morandi, anche lui consapevole che dietro alle loro canzoni ci sono canti di disperazione. «Le nostre città e i nostri porti devono essere aperti a ogni canto». Riccardo Cocciante ha smesso di fare concerti. «Ormai mi dedico alla composizione di opere popolari e l' esigenza di salire sopra un palco non la sento più», dice. Ma garantisce: «Davanti alla proposta di Claudio non ho esitato. E continuerò a non esitare davanti a qualsiasi richiesta che abbia a che fare con la solidarietà...».

È a questo punto che Clemente Mastella gira svelto lo sguardo: «Riccardo, ti voglio a Ceppaloni. Non sai quanto bisogno abbiamo di solidarietà...».

Arachi Alessandra

Fonte: Corriere della Sera

Grazie a www.doremifasol.org » per la preziosissima collaborazione.

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